lunedì 17 dicembre 2007

Immigrazione, integrazione e sicurezza

L'IMMIGRAZIONE: INTEGRAZIONE E/O DISCRIMINAZIONE

RESIDENZA.

Ordinanza anti-sbandati...(direttiva UE n. 38/2004, decreto 30/2007 e decreto legge n. 181/2007... per non parlare della legge Bossi - Fini )
Pare che abbia inventato l'acqua calda, l'ordinanza è inefficiente, perché è servita solo per la campagna elettorale del sindaco. Ora con un redditto di 5.016 € non si riesce più a vivere, fanno fatica ad arrivare a fino mese anche gli italiani, figuriamoci noi stranieri ...
Cos'è cambiato, per un permesso di soggiorno si chiedeva un contratto di lavoro, almeno part-time, tre busta paga e un certificato di idoneità di alloggio!!!!!
Perché credo che non risolve il problema della sicurezza, anzi...:
- i delinquenti non hanno ne confini ne cittadinanza e non chiedono la residenza perché non gli serve per poter delinquere... qualcuno è gia tornato dopo che è stato espulso...;
- sono scoraggiate le persone che intendono a integrarsi, regolando la loro posizione anagrafica;
- i lavoratori sono spinti a chiedere un posto letto a persone che prendono 250 € al mese in nero;
- non dando la residenza, non si può avere un controllo su chi vive sul territorio dello stato.

DISCRIMINAZIONE RAZZIALE ?

- il costo della permanenza per il rilascio e il rinnovo dei titoli di soggiorno in Italia: i cittadini italiani pagano 5,16 € per avere la carta d'identità; i cittadini stranieri comunitari pagano 5,16 più 30 €; i cittadini stranieri extracomunitari pagano 5,16 più 72 € ...pensando che devi rifare il permesso di soggiorno, ad un intervallo di un anno due...;
- negare le borse di studio ai bambini stranieri extracomunitari anche se meritevoli è stata la decisione del Consiglio comunale di Romano d'Ezzelino ( VI ). L'istruzione è quella che dovrebbe stare alla base della costruzione di una società che rispetta le regole e accetta le differenze. I bambini subiscono ciò che vuol dire “discriminazione razziale” fin da piccoli (!);
- portare il maiale a spasso sul posto dove sarà costruita la moschea...;
- nozze negate da un sindaco perché mancava un permesso di soggiorno;
- le ronde padane;
- ...si continua con proposte di fare classe separate per i bambini immigrati – considerando che conoscere l'italiano è prima regola per una miglior integrazione,..... trovo sbagliato perché gli stranieri fanno prima imparare la lingua italiana stando più possibile in contato con i bambini italiani;
- usare i metodi nazisti – il consigliere comunale di Treviso, George Bettio...apologia a nazismo,..
segue... Mariangelo Foggiato – segretario PNE, che non capisco cosa può trovare di buono in una dottrina che ha fatto milioni di vittime ! Per fortuna che è stato Thomas Panto, collega del partito che la invitato fuori dallo studio Telenordest;
- si nega ancora la possibilità di accedere al voto amministrativo, considerandoci solo braccia di lavoro, dimenticando che solo attraverso il diritto di voto si può concludere l'integrazione dell'immigrato nella società italiana ;
Non si capisce che bisogna costruire CON e non PER I cittadini stranieri !!!!

CASE POPOLARI / ALIMENTA LA GUERRA TRA I POVERI

Va bene l'accoglienza e la solidarietà, ma prima di chiederla, trovo giusto che l'immigrato sa dimostrarla. Forse ci siamo dimenticati da dove e perché siamo venuti qui, in Italia ! Abbiamo raggiunto 4 milioni di stranieri...se ognuno di noi donasse 1 € al mese , quante cose possiamo fare !!! Non solo case popolari, ma anche asili nido e offrire dei posti di lavoro! E' giusto che lo stato assiste suoi cittadini, ma prima è coretto che ci aiutiamo tra di noi ! Ai fratelli di fede musulmana vorrei ricordare del "ZAKAT" - il terzo pilastro del islam.
Contattatemi e dimostreremo, cristiani e musulmani uniti, quello che vuol dire la vera solidarietà, anche perché l'integrazione si può fare solo insieme !

SOLUZIONI, RISPOSTE CONCRETE:

-potenziamento delle Forze dell'Ordine, destinando più soldi dal PIL italiano;
-certezza della pena;
-diminuire la durata dei processi;
-forme di occupazione al interno degli istituti di pena. Chi ha fatto un danno alla società deve pagare lavorando, cosi come succede nei altri paesi europei, Romania inclusa. Direi di più: devono lavorare per pagarsi vito e alloggio, perché non è giusto che gli manteniamo noi contribuenti.. cosi si possono integrare più facile nella società;
-credo che sarebbe il tempo di riguardare il Codice Penale e il Codice di Procedura Penale;
-da una parte si dice che ci sono italiani disocupati, ma vorrei sapere se prima di fare decreto flussi si va a vedere nei uffici di collocamento se c'è qualcuno che vuole prendere quel posto di lavoro, italiano o immigrato che sia. E' per questo che mi chiedo e vi chiedo: non era meglio una sanatoria per regolarizzare tutti i cittadini extracomunitari piuttosto che un decreto flussi ? cosi si potrebbe avere più controllo.
-guardate la legge Bossi - Fini :
Art.6. Contratto di soggiorno per lavoro subordinato
"Art. 5-bis... 1. Il contratto di soggiorno per lavoro subordinato stipulato fra un datore di lavoro italiano o straniero regolarmente soggiornante in Italia e un prestatore di lavoro, cittadino di uno Stato non appartenente all'Unione europea o apolide, contiene:
a) la garanzia da parte del datore di lavoro della disponibilita' di un alloggio per il lavoratore che rientri nei parametri minimi previsti dalla legge per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica;
b) l'impegno al pagamento da parte del datore di lavoro delle spese di viaggio per il rientro del lavoratore nel Paese di provenienza.2. Non costituisce titolo valido per il rilascio del permesso di soggiorno il contratto che non contenga le dichiarazioni di cui alle lettere a) e b) del comma 1.3. Il contratto di soggiorno per lavoro e' sottoscritto in base a quanto previsto dall'articolo 22 presso lo sportello unico per l'immigrazione della provincia nella quale risiede o ha sede legale il datore di lavoro o dove avra' luogo la prestazione lavorativa secondo le modalita' previste nel regolamento di attuazione".2. Con il regolamento di cui all'articolo 34, comma 1, si procede all'attuazione e all'integrazione delle disposizioni recate dall'articolo 5-bis del testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, introdotto dal comma 1 del presente articolo, con particolare riferimento all'assunzione dei costi per gli alloggi di cui al comma 1, lettera a), del medesimo articolo 5-bis, prevedendo a quali condizioni gli stessi siano a carico del lavoratore.
Art. 8. "Sanzioni per l'inosservanza degli obblighi di comunicazione dell'ospitante e del datore di lavoro
1. Al testo unico di cui al decreto legislativo n. 286 del 1998, all'articolo 7, dopo il comma 2 e' aggiunto, in fine, il seguente: "2-bis. Le violazioni delle disposizioni di cui al presente articolo sono soggette alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 160 a 1.100 euro".
Nota all'art. 8:- Si riporta il testo dell'art. 7 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, come modificato dalla presente legge:"Art. 7 (Obblighi dell'ospitante e del datore di lavoro). - 1. Chiunque, a qualsiasi titolo, da' alloggio ovvero ospita uno straniero o apolide, anche se parente o affine, o lo assume per qualsiasi causa alle proprie dipendenze ovvero cede allo stesso la proprietà' o il godimento di beni immobili, rustici o urbani, posti nel territorio dello Stato, e' tenuto a darne comunicazione scritta, entro quarantotto ore, all'autorità locale di pubblica sicurezza.2. La comunicazione comprende, oltre alle generalità del denunciante, quelle dello straniero o apolide, gli estremi del passaporto o del documento di identificazione che lo riguardano, l'esatta ubicazione dell'immobile ceduto o in cui la persona e' alloggiata, ospita o presta servizio ed il titolo per il quale la comunicazione e' dovuta.
2-bis. Le violazioni delle disposizioni di cui al presente articolo sono soggette alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 160 a 1.100 euro."
Allora ? Quante multe sono state date ? Parliamo per parlare....o per fare campagna elettorale...
ma senza risolvere i veri problemi...

C'è questo triangolo:
SICUREZZA -IMMIGRAZIONE- BISOGNO DI MANODOPERA STRANIERA.
C'è richiesta di sicurezza da parte di tutti noi, chiesa e immigrati inclusi, ma bisogna dire che ci sono aziende che offrono lavoro in nero..Quindi, se vogliamo parlare di sicurezza , bisogna mettere in regola tutti gli stranieri che lavorano in nero, come è successo in 2002 , quando con la Legge Bossi-Fini , 700.000 stranieri sono stati regolarizzati...avremo più controllo cosi. Non possiamo continuare a pensare: immigrati = delinquenti e povertà = illegalità....è un ragionamento sbagliato che non può aiutare alla vera integrazione.
C'è una carenza di sicurezza, ma il semplice cittadino italiano o il sindaco non devono sostituirsi allo stato centrale. Tra noi, i contribuenti e le istituzioni dello stato è un contratto: noi paghiamo le tasse e lo stato (il Governo e il Parlamento) devono offrirci la sicurezza.
Siamo per costruire dei ponti tra i popoli,.. e in nessun caso costruire dei ghetti o dei muri...
E poi la DEMOCRAZIA....C'è tanto da dire.........

giovedì 22 novembre 2007

Massmedia, internet e TV

Sicurezza e solidarietà - non sono argomenti ne di destra ne di sinistra ( 1 )

http://www.europaoggi.it/content/view/1286/1/

venerdì 19 ottobre 2007

mercoledì 10 ottobre 2007

Il contributo degli immigrati al PIL italiano nel 2007...

Il contributo degli immigrati al PIL italiano nel 2007 è pari all' 8,8% a livello nazionale, ma supera il 10% nelle principali regioni d'inserimento: Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna...Per non parlare che: nel Nord-Ovest il contributo al PIL derivante dal lavoro degli immigranti sfiora il 40 % del totale nazionale !
Doveri per tutti, ma con i diritti per gli stranieri residenti siamo messi malissimo....

http://www.uil.it/immigrazione/Focus%20152.pdf

La stampa incosciente...

09/10/2007 21:41 - inviato da Romanilatorino.net

Attacco indiscriminato dei mass-media italiani. BASTA !

Alla luce dei fatti di cronaca che si succedono abbiamo notato da normali ascoltatori e lettori una specie di ingiustificata avversione verso tutto ciò che è romeno. Ci troviamo a dover ammettere che ci imbarazza e ci disgusta sentire i fatti di cronaca narrati come se l'unica cosa importante fosse trasmettere il messaggio che è preferibile un crimine commesso da un romeno piuttosto che da un nostro connazionale. Un grave luogo comune è diventato con una popolarità impressionante la convinzione che essere di etnia “ROM” significhi essere “ROMENO”: la realtà è decisamente diversa! Essere rom significa provenire da una cultura fatta di tradizioni e costumi, una realtà che ha radici antiche e che si è stabilita in molti paesi europei e non solo. Un universo a se stante come molte altre rispettabilissime culture che spesso entra in contrasto con le abitudini locali portando ad episodi di attriti. Esistono Rom ungheresi, spagnoli, francesi, ITALIANI, e romeni o comunque in possesso di passaporti rilasciati dai paesi che li hanno accolti. Dar vita ai malintesi imputando ai soli romeni le vicende di cronaca per una semplice somiglianza delle parole, per semantica, ci sembra davvero ridicolo quando ci rendiamo conto che tutto questo serve solo ad alimentare l'odio razziale, peggio ancora se con canali e mezzi leciti. Tutto questo non ha ragione di esistere, coloro che divulgano le notizie, la cronaca quotidiana, che organizzano e dirigono dibattiti non sanno di cosa parlano, non sono educati e questo porta ad una cecità, a d una scorretta informazione ed educazione delle persone. Come italiani potremmo dubitare dell'intelligenza e della sensibilità di personaggi competenti che a quanto pare non lo sono, che usano in maniera inappropriata la loro potenzialità. Invece siamo convinti ed ottimisti che con una buona educazione dei mass-media e di tutti coloro che attraverso i principali canali di informazione riescono ad informare e quindi ad istruire le persone su quale sia la realtà e la verità si possa ottenere il radicale ridimensionamento di un "partito preso" che non ha senso, ma che oltretutto danneggia i sentimenti, il buon nome e l'unione nel paese. I cittadini romeni che vivono regolarmente e con senso civile in Italia, lavorano, creano una famiglia (che ricordiamoci è il primo anello della società), contribuiscono allo sviluppo interno del paese, merita ma ancor più ha il diritto di avere il rispetto di tutti noi, la giusta riconoscenza per gli sforzi e la reputazione creatasi. Abbiamo lottato molto nel nostro paese per smorzare ed attenuare molti marchi che altri ci avevano incollato addosso: vogliamo forse comportarci da ignoranti e continuare questi fenomeni di mini-razzismo? Qui in Italia dove la storia ci ha insegnato che l'integrazione e l'unità sono la chiave per una comune serenità del popolo, non possiamo e non dobbiamo fermarci davanti ad un muro fatto di ignoranza. Lottiamo e ci impegniamo perchè nessun romeno debba percepire il peso di un pregiudizio di cui gli stessi italiani ne sono vittima all'estero ( nessuno ha dimenticato i nostri nonni che lavorarono duramente in America dovendo lottare con la nomea di “mafiosi”!) Chiunque ha il sacrosanto diritto di essere giudicato per quello che è, non per quello che l'ignoranza, il ripudio del diverso e la inettitudine ispirano. Contiamo su un vostro cortese riscontro e speriamo vivamente di vedere presto pubblicata questa nostra lettera sul vostro quotidiano per po ter dar voce,una volta tanto ,anche a quella maggioranza silenziosa che continua a lavorare e soffrire in questa nostra e ormai anche loro nazione e che continua a sentirsi addosso il peso di tutti quei giudizi troppo spesso frettolosi e immotivati se non addirittura creati ad arte per continuare a mantenere una distanza totalmente immeritata senza avere mai la possibilità di difendersi o di dimostrare che sono persone perfettamente integrate nella nostra società di cui ormai fanno parte a pieno titolo.In FirmaTutti i cittadini romeni ed italiani del forum www.romanilatorino.net

domenica 7 ottobre 2007

Minacce e odio....

Minacce con bombe e pallottole, sono i cittadini rumeni a riceverle e certe associazioni che rappresentano la comunita rumena...Le persone male educate - i delinquenti, sono e rimangono criminali, ma insistere a dire la loro nazionalità serve soltanto a far crescere i sentimenti di odio e di razzismo dei quali, penso che non ne abbiamo bisogno nessuno di noi. Insisto che ribadire la nazionalità dei criminali, fa comodo a una stampa incosciente e a certi partiti politici, ma a tutti noi che vogliamo fare l'integrazione, dubito che ci può aiutare.
Perché certi giornali omettono di scrivere che i rom sono una minoranza etnica ( purtroppo, gran parte di loro con passaporto rumeno ), tutelata dalla legge sia rumena che europea, e che questi vivono e si spostano dove vogliono in Europa ? Ma anche loro, non sono tutti delinquenti...
Lo sapete che in Romania, i delinquenti non si permettono di fare quello che stano facendo qui? Nel mio paese la legge viene rispettata e quello che la pesta va in prigione, ma il giudice non ha la fretta di farlo uscire, lo fa restare la. Il fato, che qui, la legge non viene rispettata e un problema della classe politica, specialmente di quelli che sono al Governo e in Parlamento italiano. Sono loro quelli che devono proteggere tutti noi da questi criminali. Noi, CONTRIBUENTI, che manteniamo i nostri dipendenti "politici" pagandoli bellissimi stipendi ci troviamo a subire anche la paura di essere colpevoli solo per la colpa di essere di una certa nazionalita.
Bisogna che i politici la smettono di lamentarsi comei bambini deboli e cominciano a fare il loro dovere. Se la legge è troppo buona, allora si deve fare una più punitiva...Sono e siamo stufi di sentire come si fa da tutta l'erba un fascio ! E questo mio punto di vista, come uno dei rappresentanti della "DiasporaRomena" e vi prego di pubblicare sul vostro sito, oppure di fare un comunicato stampa, visto che state facendo riferire ai miei conazionali.
Aprofito, visto che parliamo delle minoranze: nel mio paese, tutte le minoranze, quella italiana compresa, sono protette e tutelate dalle leggi rumene avendo anche un seggio riservato nel Parlamento rumeno. I politici italiani devono farci partecipare di piu alla vita politica e non considerarci solo "braccia dilavoro". Basta applicare la legge e distinguere tra quelli che commettono reati e quelli che fanno di tutto per integrarsi nella societa italiana.
Provo a riprodure qui, una delle minacce ricevute ingiustamente:

"Ora basta, se credete che le nostre istituzioni continuano a proteggervi, non vi basterà.Guardatevi le spalle, perchè di pallottole e bombe ce ne abbiamo molte per voi; attenti a voi dell'ambasciata quando le pattuglie si allontaneranno per qualche minuto vi facciamo saltare in aria, pezzi di merda. I vostri connazionali credono ancora di fare i cazzi propri sulla nostra terra come i cinesi? Vedrete quanti morti usicranno fuori. Appena ci sarà qualcuno che in televisione griderà al razzismo sarete primi ad essere colpiti. E' stato comodo fare i propri porci comodi, vero? Anche i vostri connazionali in carcere non sono alsicuro; fatevelo spiegare cos'è il passa parola tra detenuti."
Messaggio è stato inviato da questo indirizzo email:
a.palossi@email.it.
Fonte:
http://www.realitateadinitalia.com/

Dumitru Ilinca

mercoledì 3 ottobre 2007

Risposta a Ettore Pirovano, senatore della Lega Nord

"...Il presidente del Partito Immigrati Nuovi Italiani, Mustapha Mansouri, invoca per primo il diritto di voto. «Ora che i “nuovi italiani” hanno raggiunto quota tre milioni i politici non possono continuare ad ignorare le nostre esigenze - dice Mansouri -. Chiediamo i diritti politici per i cittadini residenti, che pagano regolarmente le tasse». A Mansouri replica il senatore della Lega Ettore Pirovano. «Per avere il diritto di voto, anche alle amministrative, ci vuole la cittadinanza italiana che si può ottenere dopo 10 anni»." - questo articolo è su " Il Giornale" di oggi.

Risposta di Dumitru Ilinca, cittadino romeno - straniero comunitario, con diritto di voto e di eleggibilità per le elezioni amministrative e quelle per il Parlamento Europeo :

Provo a rispondere a questo signor politico che si prende un bellissimo stipendio anche da quelle tasse che paghiamo tutti noi stranieri residenti in Italia.
Egregio senatore Ettore Pirovano,
che siamo o no cittadini italiani, noi, inanzzitutto siamo CONTRIBUENTI. E non trovo giusto che ne lei e neanche altri parlamentari non avete ratificato la Raccomandazione 1500/2001. Ma di quale DEMOCRAZIA state parlando voi? Va bene quando si tratta di portare il nostro contributo al PIL italiano, ma quando dovete riconoscere il diritto di partecipare anche alla vita politica...vi limitate di considerare certi contribuenti SOLO BRACCIA DI LAVORO !
Guardi che la cittadinanza italiana su la carta non ti fa diventare diverso di quello che si è! Si ricorda senatore che non sono venuti stranieri ad amazzare i vostri eroi: Dalla Chiesa, Falcone, Borsellino, Aldo Moro etc, e se la legge non viene rispettata è perché qualcuno non sta facendo suo dovere in Governo e nel Parlamento, lasciando tutti noi senza difesa nelle braccia della criminalità.
L'integrazione non riuscirà mai senza la partecipazione di tutti noi alla vita politica !

VOGLIAMO DIRITTI E DOVERI PER TUTTI , IN MODO UGUALE ...

Per la conferma, la prego di guardare qui :

"La raccomandazione n. 1500 (2001) dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa sottolinea che la legittimazione democratica richiede uguale partecipazione di tutti i gruppi della società al processo politico, e che il contributo alla prosperità di un Paese da parte degli stranieri legalmente residenti giustifica il loro diritto a partecipare alle decisioni politiche. A tale fine, l'Assemblea ha raccomandato al Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa di adottare azioni volte a garantire il diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni locali di tutti i migranti legalmente residenti, a prescindere dalla loro origine, invitando, inoltre, gli Stati a ratificare la Convenzione europea sulla partecipazione degli stranieri alla vita pubblica a livello locale. Tale Convenzione, adottata a Strasburgo il 5 febbraio 1992, prevede norme riguardanti le libertà di espressione, assemblea e associazione, l'istituzione di consigli consultivi di stranieri residenti e il diritto di voto alle elezioni locali. L'Italia, all'atto del deposito della ratifica, ha dichiarato di limitare l'applicazione della Convenzione alle norme di cui ai capitoli A e B (legge n. 203 del 1994), escludendo quelle riguardanti il diritto di voto alle elezioni locali. La parola chiave per il futuro delle nostre generazioni è «integrazione», in contrapposizione alla discriminazione. Così come sottolineato recentemente in un convegno, tenuto presso la sede delle ACLI, dal Ministro dell'interno Giuliano Amato: «la vita fra diversi comporta due opposte conseguenze: o gli ammazzamenti o la contaminazione. Se vogliamo convivere con gli immigrati dobbiamo contaminarci. Visto che siamo in una fase di accelerata convivenza, dobbiamo scegliere quale strada intraprendere». "

( http://ec.europa.eu/justice_home/unit/elections/it/elections_it.htm

http://www.camera.it/_dati/leg15/lavori/schedela/apriTelecomando.asp?codice=15PDL0012600 )

Lei che strada prende, senatore Pirovano ?
Visto che esiste già il "Parlamento del Nord", volete dare il diritto di replica anche a noi stranieri ? Magari per una più rapida integrazione oppure solo perché cosi è democratico !
Grazie e aspetto le sue risposte ...

martedì 2 ottobre 2007

Risposta a Nuovi Italiani - Partito Immigrati

Egregi Signori,
ho preso ato del vostro comunicato stampa e voglio precisare che non condivido questo modo di scrivere. Le persone male educate - questi delinquenti, sono e rimangono criminali, ma insistere a dire la loro nazionalità serve soltanto a far crescere i sentimenti di odio e di razzismo dei quali, penso che non ne abbiamo bisogno nessuno di noi.Ribadire la nazionalità dei criminali, fa comodo alla stampa incosciente, ma a noi che siamo nella stessa barca e combattiamo per lo stesso obiettivo, dubito che ci può aiutare.
Lo sapete che in Romania, questi criminali non si permettono di fare quello che stano facendo qui? Nel mio paese la legge viene rispettata e quelli che la pestano vanno in galera, ma il giudice non ha la fretta di fare uscire quello che fa delinquente. Il fato, che qui, la legge non viene rispettata e un problema della classe politica, specialmente di quelli che sono al Governo e in Parlamento italiano. Sono loro quelli che devono proteggere tutti noi, CONTRIBUENTI, che li manteniamo pagandoli bellissimi stipendi, da tutti questi criminali. Bisogna che i politici la smettono di lamentarsi come i bambini deboli e cominciano a fare il loro dovere. Se la legge è troppo buona, allora si deve fare una più cattiva...Sono e siamo stufi di sentire come si fa da tutta l'erba un fascio ! Vi prego di pubblicare sul vostro sito quello che rappresenta il mio punto di vista e quello da parte della diaspora rumena! Considero che è giusto chiederci prima la collaborazione e poi far il nostro difensore, altrimenti assomiglia a una bella pubblicità per il vostro partito, ma se il vostro scopo è di rappresentare anche noi, rumeni, allora collaboriamoci!
Dumitru Ilinca

lunedì 1 ottobre 2007

Romanii din Italia

Corespondenta din Roma, Romanii din Italia:
''Multi italieni ne trateaza ca pe fiinte inferioare'
'Miercuri, manifestatie de protest in fata primariei Romei Primarul Romei, Walter Veltroni, si-a intensificat tonul dur al declaratiilor legate de cetatenii romani, mai ales in urma incidentului de la Nomentano, soldat cu moartea unui roman. El a declarat pe 28 septembrie ca “75,5 % din totalul arestatilor din perioada ianuarie-august 2007 la Roma sunt romani”, potrivit Ansa. De asemenea, primarul Romei a atras atentia autoritatilor romanesti ca, daca nu vor lua masurile cuvenite, se va adresa direct Uniunii Europene pentru a cere controlul asupra fluxului de imigranti provenind din Romania.Pe de alta parte, partide de extrema dreapta din Italia, precum Alleanza Nazionale organizeaza zilnic manifestatii si demonstratii impotriva imigrantilor care “au invadat orasul”. Presa italiana alimenteaza in mod copios alarmismul colectiv, zugravind o imagine sumbra a comunitatii romanesti si generalizand episoade de cronica neagra.Romanii care lucreaza cinstit in Italia se simt primele victime ale campaniei de presa impotriva criminalitatii conationalilor lor.
“Avem posibilitatea sa ne construim un viitor...sa traim alaturi de poporul italian, sa ne simtim mai siguri pentru ziua de maine. Dar se pare ca integrarea nu mai e la indemana noastra, a celor care ne dorim o viata civilizata si linistita.Ce e de facut cu nemernicii astia care ne stirbesc identitatea noastra de romani cinstiti?”, se intreaba cu naduf Andi Radiu, reprezentant al comunitatii romanesti din regiunea Marche.
Simona Farcas, presedinta Asociatiei IRFI ONLUS ( Italia Romania Futuro Insieme) arata, bazandu-se pe cifre, comportamentul de multe ori gresit, al italienilor: “am observat ca problema mai este si alta: din oameni cinstiti, multi ajung aici sa devina "nemernici" din cauza nedreptatilor din partea patronilor care-si bat joc de straini si nu le platesc salariile”.Conform datelor oferite de sindicate, 70% din denunturile impotriva patronilor necinstiti provin de la muncitorii straini, iar majoritatea sunt romani.„Multi ne trateaza ca pe niste fiinte inferioare, "esseri inferiori", nicidecum persoane. Criminalii nu au nationalitate, iar de multe ori aici in Italia chiar italienii prefera sa aiba colaboratori straini in afacerile lor murdare tocmai pentru a evita sa-si stirbeasca, sa-si murdareasca imaginea.Cel care vine Italia fara familie, fara loc de munca, fara bani- ce poate face la un moment dat, cand nici patronul nu-i plateste ziua de munca? Ori isi face dreptate cu mana lui, ori accepta "afaceri" profitabil, dar necinstite propuse, de foarte multe, ori tot de italieni, pentru bani”, mai spune Simona Farcas.
Dumitru Ilinca, roman stabilit la Padova, cu propria activitate comerciala, atrage atentia si asupra sistemului judiciar italian, cu “pedepse mult prea blande pentru infractori.Ce fac toti acesti politicieni italieni din Guvern si din Parlament, nu sunt ei cei care trebuie sa vegheze la respectarea legii, iar daca legea e prea blanda de ce nu o schimba? Acum, noi, contribuabilii, mai trebuie sa-i si mentinem in inchisori si sa-i integram dupa iesirea de la odihna?”
Partidul Romanilor din Italia a trimis o scrisoare ziarului “Corriere della Sera”, tocmai pentru a atrage atentia ca primele victime ale criminalilor romani sunt chiar romanii cinstiti.“Comunitatea romaneasca este formata din toti acei romani cinstiti care lucreaza zilnic ingrijind batranii sau in constructii”, se arata in scrisoare.“Presa italiana trebuie sa informeze corect opinia publica, ajutand la intelegeare si colaborare. Comunitatea romaneasca este mereu aruncata in prima pagina doar cand este vorba de delicte, dar este cenzurata cand se implica cu entuziasm si participa cu eficienta la viata politica, sociala si culturala.In dorinta de a castiga tiraje si voturi, unele medii de informare si unii politicieni extremisti din Italia si-au castigat o proasta reputatie, manifestandu-se impotriva strainilor”, se mai arata in scrisoare.Ei “au incercat sa invinovateasca mai intai albanezii, apoi marocanii, iar acum romanii, ca noii barbari de pus la stalpul infamiei pentru a ascunde adevaratele probleme ale italienilor”.Presedintele PIR, avocatul Giancarlo Germani, se adreseaza apoi primarului Veltroni: “rusine, se comporta ca un smecher. A facut o vizita ca un sef de stat in Romania, anuntand ca va rezolva toate problemele. Rezultatul: a facut mare tam-tam in presa, anuntand prima repatriere voluntara: un tanar roman handicapat care cersea la Roma s-a intors de buna voie in tara.Nimeni nu s-a intrebat de ce si cum. Veltroni este un fost comunist care continua sa duca oamenii de nas, spunandu-le, dupa caz, ceea ce vor sa auda”.Partidul Romanilor din Italia a anuntat ca va organiza miercuri, 3 octombrie, o manifestatie de protest in fata primariei Romei. “Manifestatia o vom organiza impreuna cu reprezentanti ai Partidului Insieme per l’Italia. Intalnirea este la ora 17,00 in fata statuii lui Marc Aureliu din Campidoglio - Primaria Romei.Vom cere primarului instituirea unei mese rotunde permanente cu reprezentanti ai comunitatii de romani si autoritatile din primarie”, a declarat presedintele PIR.
Printre cei care si-au anuntat prezenta miercuri se numara si Asociatia IRFI onlus ( Italia Romania Futuro Insieme).
Miruna Cajvaneanu, Ziarist independent, ROMA
Citeste si:
Presa italiana despre incidentele din Roma
Atac armat in Roma: un roman a fost ucis si doi raniti
HotNews.ro,
Miruna Cajvaneanu, 01 oct 2007

martedì 25 settembre 2007

Participarea la viata politica - singura cale de a schimba ceva in lumea aceasta

Dumitru Ilinca invita comunitatea romaneasca sa se implice in viata politica.
13.07.2007

Dumitru Ilinca are 37 de ani,locuieste langa Padova,este casatorit,are un copil si este titularul unei sali de fitness.Face parte dintre primii care au adus public in discutie problema prezentei la vot a romanilor ,in perspectiva alegerilor europarlamentare.A fost solicitat chiar de catre Gazeta Romaneasca sa-si exprime punctele sale de vedere,moment in care domnul Dumitru Ilinca s-a oferit sa candideze pentru Parlamentul European si a facut apelul strangerii celor 100000 de semnaturi.Imediat dupa ce a fost publicat articolul(vezi Gazeta romaneasca 23 febr.2007) a avut imensa surpriza sa fie sunat de catre oameni simpli care l-au incurajat si l-au asigurat de sustinerea lor in demersul sau de a candida.Nu acelasi lucru s-a intamplat si din partea asociatiilor romanesti din Italia care au tratat propunerile sale cu indiferenta.
Iata mesajul pe care ,prin intermediul nostru ,il transmite romanilor din Italia: "daca nu am uitat de unde si de ce am emigrat,daca vrem sa construim un viitor pentru copiii nostri,daca vrem sa cladim o Europa unde unii nu-s mai cetateni ca altii,daca vrem sa contam tot timpul si nu doar din 4 in 4 ani cand au nevoie de voturile noastre,daca vrem sa schimbam legea electorala romana,daca vrem sa avem proprii reprezentanti atat in Parlamentul Romaniei cat si in Parlamentul European,daca vrem sa ne putem exprima dreptul de vot cat mai aproape de casa netrebuind sa ne deplasam la sute de chilometri,daca vrem sa fim respectati tot timpul,atunci trebuie sa abandonam comoditatea si sa incercam sa ne implicam mai mult in viata politica a Europei...ne deranjeaza cand anumiti politicieni romani vin in Italia si incearca sa deschida birouri parlamentare sau incearca sa transforme reprezentanti ai comunitatii romanesti in agenti electorali.Isi permit toate astea pentru ca ii lasam noi sa o faca,pentru ca oameni capabili ca domniile voastre nu ofera o alternativa politica.Din punct de vedere strategic,mai au de invatat MITICII de Bucuresti,pentru a avea voturile romanilor din diaspora...nu au nevoie de birouri parlamentare,ci de organizatii si candidati din mijlocul nostru,cei care cunoastem realitatea din Italia.Un "baron" ales parlamentar nu va putea niciodata sa reprezinte pe cei din diaspora.Romanii care traiesc in Italia prefera sa stie ca daca au probleme ,printre consilieri,gasesc oameni precum: Sorin Cehan, Claudia Martinescu, Marian Mocanu, Geta Lupu, Adrian Teodorescu, Iulian Manta, Aurelia Mirita, Ciprian Manoliu, Ionel Adjudeanu, Acostandei Vicentiu, Giancarlo Germani, Pietro Fattebene, Miruna Cajvaneanu, Elena Radulescu, Toader Teodorescu, Andy Radiu, Marius Burghelea, Gheorghe Raica etc! Este nevoie de unitate,este nevoie sa realizam ca a venit timpul sa abandonam egoismul,orgoliul si polemicile putin constructive,manifestari care duc doar la dezbinare.Sa facem o politica a bunului simt,in folosul cetateanului simplu stiind ca daca nu participam nu se va schimba nimic. Dar pentru asta :
conteaza sa-ti pese-asa incepe,
conteaza sa vrei-asa pornesti,
conteaza sa crezi-asa rezisti,
conteaza sa lupti-asa construiesti,
conteaza sa invingi-asa reusesti "
Domnul Dumitru Ilinca este membru al Partidului Identitatea Romaneasca,fost responsabil al partidului in regiunea Veneto,functie din care si-a dat demisia.Deasemenea ne-a declarat ca intentia de a candida s-a transformat in aceea de a sustine pe oricine ar demonstra ca e capabil sa adune comunitatea romaneasca pentru a o face mai unita si mai puternica.

Essere solidari...

Un punto di vista


http://www.identitatearomaneasca.it/it/

http://www.insiemeperlitalia.it/Default.asp

http://www.partitoimmigrati.it/htm/index.asp

"CARTA DEI VALORI
Nuovi Italiani Partito Immigrati è un soggetto politico italiano, progressista, riformista, ambientalista e democratico che pone al centro della sua azione, la vita e le condizioni della persona. Un partito multinazionale, multiculturale, multietnico e multireligioso, che vuole dare rappresentanza unitaria - a italiani e immigrati - armonizzando culture e tradizioni, e attraverso la tutela dei diritti universali di donne e uomini. Il partito si ispira alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea che tutela i diritti civili, politici, economici e sociali dei cittadini europei “nonché – si legge nella Carta - di tutte le persone che vivono sul territorio dell’Unione”. Diritti inalienabili per ognuno sono dignità, libertà, uguaglianza, solidarietà, cittadinanza e giustizia. I diritti non possono non poggiare sui doveri e sul rispetto dei diritti e delle libertà altrui.
Dignità
La dignità umana è inviolabile e va tutelata. Ognuno ha diritto alla propria integrità fisica e psichica. Nessuno può essere tenuto in condizioni di schiavitù o servitù.
Libertà
Ciascuno può realizzare se stesso, aspirare a benessere e felicità, fondare una famiglia ed educare secondo coscienza i propri figli. Tutti possono fondare un’impresa e la professione esercitata deve essere scelta o accettata senza costrizioni. Ognuno può manifestare il proprio pensiero, come la propria religione, in pubblico e in privato, mediante culto, insegnamento, pratica e osservanza dei riti.
Uguaglianza
Le diversità devono essere rispettate. Il partito ripudia qualsiasi forma di discriminazione fondata su sesso, razza, colore della pelle, caratteristiche genetiche, lingua, religione, opinioni personali e politiche, handicap, età o tendenze sessuali.
Solidarietà
L’equità e la coesione sociale vanno garantite offrendo a tutti il diritto al lavoro, a condizioni sane e sicure; proteggendo ogni componente della società e i nuclei familiari con sicurezza e assistenza sociale, e offrendo a ciascuno il diritto alla salute. L’infanzia va garantita a ciascun bimbo che deve crescere in un ambiente sano e sereno, vietando il lavoro e lo sfruttamento minorile. A tutti i minori vanno garantite pari opportunità per l'accesso ad attività extrascolastiche utili alla crescita culturale e alla formazione della personalità. Gli anziani hanno il diritto a una vita dignitosa e indipendente, affinché la vecchiaia non si trasformi in un calvario.
Cittadinanza
Ogni cittadino dell’Unione ha il diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni comunali, alle stesse condizioni dei cittadini dello Stato italiano. La libertà di circolazione e soggiorno va garantita anche ai cittadini di paesi terzi che risiedono legalmente in uno Stato membro.
Giustizia
Ciascuno ha diritto alla difesa, ad un giudizio imparziale, alla presunzione di innocenza. Le pene inflitte non devono essere sproporzionate rispetto al reato.
Doveri
Nuovi Italiani riconosce e promuove i valori su cui poggia la società italiana, osserva la Costituzione della Repubblica e le leggi comunitarie, nazionali e locali. Il partito è contrario e combatte ogni forma di fondamentalismo, di fanatismo e di terrorismo; lotta contro le prevaricazioni morali o fisiche - fuori e dentro le comunità di immigrati – soprattutto nei confronti di donne, bambini, anziani e disabili; sostiene – con e dentro lo Stato italiano - l’interesse generale, l’etica pubblica e la civile convivenza."

Vorrei chiedervi, perché, visto che sono cosi tanti partiti, la povera gente casca sempre e va verso questo sacco di dottrine e ideologie politiche solo per accontentare orgogli di gente infelice che si sogna Napoleone. Ma ci vuole tanto a capire che politici della Romania se ne fregano dei rumeni della diaspora, vogliamo vedere che neanche i piccoli partiti non hanno candidato nessun rumeno dal estero sulle loro liste per PE? Tornando a Italia, che si chiama PIR, che si chiamano come gli esempi esposti di sopra oppure le diverse associazioni, non lo so perché non si va oltre orgogli, oltre religioni, oltre le dottrine e ideologie - che alla fine tutte queste cose sono state fate solo per dividerci e renderci più deboli...etc. E vero, mangiamo cibi diversi , ma la fame è uguale per tutti! E vero, esistono bevande con sapori diversi, qualcuno con più soldi in tasca se la può anche comprare, ma quando si ha la sete basterebbe anche un po di acqua...ACQUA POTABILE = VITA per tutti quelli milioni di bambini che muoiono nel mondo della poverta...Volete che ne parliamo dei giocatoli più o meno costosi, o del semplicissimo cerchione della bicicleta che quando ero picolo lo usavo anch'io - c'è una cosa che voglio dire: si, giocatoli sono diversi, ma il sorriso dei bambini e uguale... Invece di guardare quello che ci assomiglia siamo molto più abituati a vedere le differenze che ci separano...E' questo il vero male della nostra umanita, e a me fa tanto schifo che non concludiamo mai niente per migliorare un po le cose ! Perché non partiamo dal fato che siamo tutti CONTRIBUENTI, lasciamo da una parte la religione, la cittadinanza di ogni uno di noi, l'appartenenza politica e ci concentriamo su quello che ci puo unire: PAGHIAMO LE TASSE, ABBIAMO DEI DOVERI, E MI SEMBRA GIUSTO DI AVERE GLI STESSI DIRITTI ! Per me una cosa è chiarissima, ed è anche la mia battaglia politica: un cittadino straniero che lavora qui e paga le tasse deve avere gli stessi doveri e gli stessi diritti come un cittadino italiano. C'è anche la Raccomandazione 1500/2001 del PE, normativa ratificata parzialmente da Parlamento italiano....

http://www.camera.it/_dati/leg15/lavori/schedela/apriTelecomando.asp?codice=15PDL0012600

martedì 3 luglio 2007

edicola

edicola - quotidiani italiani on line

venerdì 29 giugno 2007

Notizie

Carta dei valori della cittadinanza e dell'integrazione ( GU n. 137 del 15-06-2007 )

martedì 26 giugno 2007

Identitatea Româneasca :: Leggi argomento - cine apara romanii din diaspora...?

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Identitatea Româneasca :: Leggi argomento - SE MOARA CAPRA VECINULUI MIRON VERGOGNATI!!!!

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Identitatea Româneasca :: Leggi argomento - Votul uninominal va aduce sase parlamentari din diaspora !

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Identitatea Româneasca :: Leggi argomento - Aproape toti "socialistii" din LRI considera....

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Identitatea Româneasca :: Leggi argomento - Intrebarea 8

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Identitatea Româneasca :: Leggi argomento - Intrebarea 6

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Identitatea Româneasca :: Leggi argomento - Scuzati deranjul...

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Identitatea Româneasca :: Leggi argomento - Model de colaborare in Veneto

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Identitatea Româneasca :: Leggi argomento - Intrebarea 5

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Identitatea Româneasca :: Leggi argomento - Intrebarea 4

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Identitatea Româneasca :: Leggi argomento - Organizarea activitatii PIR in Regiunea Veneto

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Identitatea Româneasca :: Leggi argomento - Intrebarea 3

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lunedì 25 giugno 2007

Nemultumirea romanilor din diaspora - Liga Romanilor din Italia | Forums | Dialog cu Liga

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CENZURA PE FORUMUL LIGII - Liga Romanilor din Italia | Forums | Dialog cu Liga

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Bine v-am regasit - Liga Romanilor din Italia | Forums | Dialog cu Liga

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Romani pe listele partidului anti-imigratie - Liga Romanilor din Italia | Forums | Dialog cu Liga

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Intrebarea 1 - Liga Romanilor din Italia | Forums | Dialog cu Liga

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Presedintelui interimar al LIR - Liga Romanilor din Italia | Forums | Dialog cu Liga

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EUR-Lex - 31993L0109 - IT

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Il diritto di voto e d'eleggibilità alle elezioni comunali per i cittadini dell'Unione residenti in Italia

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PDL 1520

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