venerdì 19 ottobre 2007

mercoledì 10 ottobre 2007

Il contributo degli immigrati al PIL italiano nel 2007...

Il contributo degli immigrati al PIL italiano nel 2007 è pari all' 8,8% a livello nazionale, ma supera il 10% nelle principali regioni d'inserimento: Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna...Per non parlare che: nel Nord-Ovest il contributo al PIL derivante dal lavoro degli immigranti sfiora il 40 % del totale nazionale !
Doveri per tutti, ma con i diritti per gli stranieri residenti siamo messi malissimo....

http://www.uil.it/immigrazione/Focus%20152.pdf

La stampa incosciente...

09/10/2007 21:41 - inviato da Romanilatorino.net

Attacco indiscriminato dei mass-media italiani. BASTA !

Alla luce dei fatti di cronaca che si succedono abbiamo notato da normali ascoltatori e lettori una specie di ingiustificata avversione verso tutto ciò che è romeno. Ci troviamo a dover ammettere che ci imbarazza e ci disgusta sentire i fatti di cronaca narrati come se l'unica cosa importante fosse trasmettere il messaggio che è preferibile un crimine commesso da un romeno piuttosto che da un nostro connazionale. Un grave luogo comune è diventato con una popolarità impressionante la convinzione che essere di etnia “ROM” significhi essere “ROMENO”: la realtà è decisamente diversa! Essere rom significa provenire da una cultura fatta di tradizioni e costumi, una realtà che ha radici antiche e che si è stabilita in molti paesi europei e non solo. Un universo a se stante come molte altre rispettabilissime culture che spesso entra in contrasto con le abitudini locali portando ad episodi di attriti. Esistono Rom ungheresi, spagnoli, francesi, ITALIANI, e romeni o comunque in possesso di passaporti rilasciati dai paesi che li hanno accolti. Dar vita ai malintesi imputando ai soli romeni le vicende di cronaca per una semplice somiglianza delle parole, per semantica, ci sembra davvero ridicolo quando ci rendiamo conto che tutto questo serve solo ad alimentare l'odio razziale, peggio ancora se con canali e mezzi leciti. Tutto questo non ha ragione di esistere, coloro che divulgano le notizie, la cronaca quotidiana, che organizzano e dirigono dibattiti non sanno di cosa parlano, non sono educati e questo porta ad una cecità, a d una scorretta informazione ed educazione delle persone. Come italiani potremmo dubitare dell'intelligenza e della sensibilità di personaggi competenti che a quanto pare non lo sono, che usano in maniera inappropriata la loro potenzialità. Invece siamo convinti ed ottimisti che con una buona educazione dei mass-media e di tutti coloro che attraverso i principali canali di informazione riescono ad informare e quindi ad istruire le persone su quale sia la realtà e la verità si possa ottenere il radicale ridimensionamento di un "partito preso" che non ha senso, ma che oltretutto danneggia i sentimenti, il buon nome e l'unione nel paese. I cittadini romeni che vivono regolarmente e con senso civile in Italia, lavorano, creano una famiglia (che ricordiamoci è il primo anello della società), contribuiscono allo sviluppo interno del paese, merita ma ancor più ha il diritto di avere il rispetto di tutti noi, la giusta riconoscenza per gli sforzi e la reputazione creatasi. Abbiamo lottato molto nel nostro paese per smorzare ed attenuare molti marchi che altri ci avevano incollato addosso: vogliamo forse comportarci da ignoranti e continuare questi fenomeni di mini-razzismo? Qui in Italia dove la storia ci ha insegnato che l'integrazione e l'unità sono la chiave per una comune serenità del popolo, non possiamo e non dobbiamo fermarci davanti ad un muro fatto di ignoranza. Lottiamo e ci impegniamo perchè nessun romeno debba percepire il peso di un pregiudizio di cui gli stessi italiani ne sono vittima all'estero ( nessuno ha dimenticato i nostri nonni che lavorarono duramente in America dovendo lottare con la nomea di “mafiosi”!) Chiunque ha il sacrosanto diritto di essere giudicato per quello che è, non per quello che l'ignoranza, il ripudio del diverso e la inettitudine ispirano. Contiamo su un vostro cortese riscontro e speriamo vivamente di vedere presto pubblicata questa nostra lettera sul vostro quotidiano per po ter dar voce,una volta tanto ,anche a quella maggioranza silenziosa che continua a lavorare e soffrire in questa nostra e ormai anche loro nazione e che continua a sentirsi addosso il peso di tutti quei giudizi troppo spesso frettolosi e immotivati se non addirittura creati ad arte per continuare a mantenere una distanza totalmente immeritata senza avere mai la possibilità di difendersi o di dimostrare che sono persone perfettamente integrate nella nostra società di cui ormai fanno parte a pieno titolo.In FirmaTutti i cittadini romeni ed italiani del forum www.romanilatorino.net

domenica 7 ottobre 2007

Minacce e odio....

Minacce con bombe e pallottole, sono i cittadini rumeni a riceverle e certe associazioni che rappresentano la comunita rumena...Le persone male educate - i delinquenti, sono e rimangono criminali, ma insistere a dire la loro nazionalità serve soltanto a far crescere i sentimenti di odio e di razzismo dei quali, penso che non ne abbiamo bisogno nessuno di noi. Insisto che ribadire la nazionalità dei criminali, fa comodo a una stampa incosciente e a certi partiti politici, ma a tutti noi che vogliamo fare l'integrazione, dubito che ci può aiutare.
Perché certi giornali omettono di scrivere che i rom sono una minoranza etnica ( purtroppo, gran parte di loro con passaporto rumeno ), tutelata dalla legge sia rumena che europea, e che questi vivono e si spostano dove vogliono in Europa ? Ma anche loro, non sono tutti delinquenti...
Lo sapete che in Romania, i delinquenti non si permettono di fare quello che stano facendo qui? Nel mio paese la legge viene rispettata e quello che la pesta va in prigione, ma il giudice non ha la fretta di farlo uscire, lo fa restare la. Il fato, che qui, la legge non viene rispettata e un problema della classe politica, specialmente di quelli che sono al Governo e in Parlamento italiano. Sono loro quelli che devono proteggere tutti noi da questi criminali. Noi, CONTRIBUENTI, che manteniamo i nostri dipendenti "politici" pagandoli bellissimi stipendi ci troviamo a subire anche la paura di essere colpevoli solo per la colpa di essere di una certa nazionalita.
Bisogna che i politici la smettono di lamentarsi comei bambini deboli e cominciano a fare il loro dovere. Se la legge è troppo buona, allora si deve fare una più punitiva...Sono e siamo stufi di sentire come si fa da tutta l'erba un fascio ! E questo mio punto di vista, come uno dei rappresentanti della "DiasporaRomena" e vi prego di pubblicare sul vostro sito, oppure di fare un comunicato stampa, visto che state facendo riferire ai miei conazionali.
Aprofito, visto che parliamo delle minoranze: nel mio paese, tutte le minoranze, quella italiana compresa, sono protette e tutelate dalle leggi rumene avendo anche un seggio riservato nel Parlamento rumeno. I politici italiani devono farci partecipare di piu alla vita politica e non considerarci solo "braccia dilavoro". Basta applicare la legge e distinguere tra quelli che commettono reati e quelli che fanno di tutto per integrarsi nella societa italiana.
Provo a riprodure qui, una delle minacce ricevute ingiustamente:

"Ora basta, se credete che le nostre istituzioni continuano a proteggervi, non vi basterà.Guardatevi le spalle, perchè di pallottole e bombe ce ne abbiamo molte per voi; attenti a voi dell'ambasciata quando le pattuglie si allontaneranno per qualche minuto vi facciamo saltare in aria, pezzi di merda. I vostri connazionali credono ancora di fare i cazzi propri sulla nostra terra come i cinesi? Vedrete quanti morti usicranno fuori. Appena ci sarà qualcuno che in televisione griderà al razzismo sarete primi ad essere colpiti. E' stato comodo fare i propri porci comodi, vero? Anche i vostri connazionali in carcere non sono alsicuro; fatevelo spiegare cos'è il passa parola tra detenuti."
Messaggio è stato inviato da questo indirizzo email:
a.palossi@email.it.
Fonte:
http://www.realitateadinitalia.com/

Dumitru Ilinca

mercoledì 3 ottobre 2007

Risposta a Ettore Pirovano, senatore della Lega Nord

"...Il presidente del Partito Immigrati Nuovi Italiani, Mustapha Mansouri, invoca per primo il diritto di voto. «Ora che i “nuovi italiani” hanno raggiunto quota tre milioni i politici non possono continuare ad ignorare le nostre esigenze - dice Mansouri -. Chiediamo i diritti politici per i cittadini residenti, che pagano regolarmente le tasse». A Mansouri replica il senatore della Lega Ettore Pirovano. «Per avere il diritto di voto, anche alle amministrative, ci vuole la cittadinanza italiana che si può ottenere dopo 10 anni»." - questo articolo è su " Il Giornale" di oggi.

Risposta di Dumitru Ilinca, cittadino romeno - straniero comunitario, con diritto di voto e di eleggibilità per le elezioni amministrative e quelle per il Parlamento Europeo :

Provo a rispondere a questo signor politico che si prende un bellissimo stipendio anche da quelle tasse che paghiamo tutti noi stranieri residenti in Italia.
Egregio senatore Ettore Pirovano,
che siamo o no cittadini italiani, noi, inanzzitutto siamo CONTRIBUENTI. E non trovo giusto che ne lei e neanche altri parlamentari non avete ratificato la Raccomandazione 1500/2001. Ma di quale DEMOCRAZIA state parlando voi? Va bene quando si tratta di portare il nostro contributo al PIL italiano, ma quando dovete riconoscere il diritto di partecipare anche alla vita politica...vi limitate di considerare certi contribuenti SOLO BRACCIA DI LAVORO !
Guardi che la cittadinanza italiana su la carta non ti fa diventare diverso di quello che si è! Si ricorda senatore che non sono venuti stranieri ad amazzare i vostri eroi: Dalla Chiesa, Falcone, Borsellino, Aldo Moro etc, e se la legge non viene rispettata è perché qualcuno non sta facendo suo dovere in Governo e nel Parlamento, lasciando tutti noi senza difesa nelle braccia della criminalità.
L'integrazione non riuscirà mai senza la partecipazione di tutti noi alla vita politica !

VOGLIAMO DIRITTI E DOVERI PER TUTTI , IN MODO UGUALE ...

Per la conferma, la prego di guardare qui :

"La raccomandazione n. 1500 (2001) dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa sottolinea che la legittimazione democratica richiede uguale partecipazione di tutti i gruppi della società al processo politico, e che il contributo alla prosperità di un Paese da parte degli stranieri legalmente residenti giustifica il loro diritto a partecipare alle decisioni politiche. A tale fine, l'Assemblea ha raccomandato al Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa di adottare azioni volte a garantire il diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni locali di tutti i migranti legalmente residenti, a prescindere dalla loro origine, invitando, inoltre, gli Stati a ratificare la Convenzione europea sulla partecipazione degli stranieri alla vita pubblica a livello locale. Tale Convenzione, adottata a Strasburgo il 5 febbraio 1992, prevede norme riguardanti le libertà di espressione, assemblea e associazione, l'istituzione di consigli consultivi di stranieri residenti e il diritto di voto alle elezioni locali. L'Italia, all'atto del deposito della ratifica, ha dichiarato di limitare l'applicazione della Convenzione alle norme di cui ai capitoli A e B (legge n. 203 del 1994), escludendo quelle riguardanti il diritto di voto alle elezioni locali. La parola chiave per il futuro delle nostre generazioni è «integrazione», in contrapposizione alla discriminazione. Così come sottolineato recentemente in un convegno, tenuto presso la sede delle ACLI, dal Ministro dell'interno Giuliano Amato: «la vita fra diversi comporta due opposte conseguenze: o gli ammazzamenti o la contaminazione. Se vogliamo convivere con gli immigrati dobbiamo contaminarci. Visto che siamo in una fase di accelerata convivenza, dobbiamo scegliere quale strada intraprendere». "

( http://ec.europa.eu/justice_home/unit/elections/it/elections_it.htm

http://www.camera.it/_dati/leg15/lavori/schedela/apriTelecomando.asp?codice=15PDL0012600 )

Lei che strada prende, senatore Pirovano ?
Visto che esiste già il "Parlamento del Nord", volete dare il diritto di replica anche a noi stranieri ? Magari per una più rapida integrazione oppure solo perché cosi è democratico !
Grazie e aspetto le sue risposte ...

martedì 2 ottobre 2007

Risposta a Nuovi Italiani - Partito Immigrati

Egregi Signori,
ho preso ato del vostro comunicato stampa e voglio precisare che non condivido questo modo di scrivere. Le persone male educate - questi delinquenti, sono e rimangono criminali, ma insistere a dire la loro nazionalità serve soltanto a far crescere i sentimenti di odio e di razzismo dei quali, penso che non ne abbiamo bisogno nessuno di noi.Ribadire la nazionalità dei criminali, fa comodo alla stampa incosciente, ma a noi che siamo nella stessa barca e combattiamo per lo stesso obiettivo, dubito che ci può aiutare.
Lo sapete che in Romania, questi criminali non si permettono di fare quello che stano facendo qui? Nel mio paese la legge viene rispettata e quelli che la pestano vanno in galera, ma il giudice non ha la fretta di fare uscire quello che fa delinquente. Il fato, che qui, la legge non viene rispettata e un problema della classe politica, specialmente di quelli che sono al Governo e in Parlamento italiano. Sono loro quelli che devono proteggere tutti noi, CONTRIBUENTI, che li manteniamo pagandoli bellissimi stipendi, da tutti questi criminali. Bisogna che i politici la smettono di lamentarsi come i bambini deboli e cominciano a fare il loro dovere. Se la legge è troppo buona, allora si deve fare una più cattiva...Sono e siamo stufi di sentire come si fa da tutta l'erba un fascio ! Vi prego di pubblicare sul vostro sito quello che rappresenta il mio punto di vista e quello da parte della diaspora rumena! Considero che è giusto chiederci prima la collaborazione e poi far il nostro difensore, altrimenti assomiglia a una bella pubblicità per il vostro partito, ma se il vostro scopo è di rappresentare anche noi, rumeni, allora collaboriamoci!
Dumitru Ilinca

lunedì 1 ottobre 2007

Romanii din Italia

Corespondenta din Roma, Romanii din Italia:
''Multi italieni ne trateaza ca pe fiinte inferioare'
'Miercuri, manifestatie de protest in fata primariei Romei Primarul Romei, Walter Veltroni, si-a intensificat tonul dur al declaratiilor legate de cetatenii romani, mai ales in urma incidentului de la Nomentano, soldat cu moartea unui roman. El a declarat pe 28 septembrie ca “75,5 % din totalul arestatilor din perioada ianuarie-august 2007 la Roma sunt romani”, potrivit Ansa. De asemenea, primarul Romei a atras atentia autoritatilor romanesti ca, daca nu vor lua masurile cuvenite, se va adresa direct Uniunii Europene pentru a cere controlul asupra fluxului de imigranti provenind din Romania.Pe de alta parte, partide de extrema dreapta din Italia, precum Alleanza Nazionale organizeaza zilnic manifestatii si demonstratii impotriva imigrantilor care “au invadat orasul”. Presa italiana alimenteaza in mod copios alarmismul colectiv, zugravind o imagine sumbra a comunitatii romanesti si generalizand episoade de cronica neagra.Romanii care lucreaza cinstit in Italia se simt primele victime ale campaniei de presa impotriva criminalitatii conationalilor lor.
“Avem posibilitatea sa ne construim un viitor...sa traim alaturi de poporul italian, sa ne simtim mai siguri pentru ziua de maine. Dar se pare ca integrarea nu mai e la indemana noastra, a celor care ne dorim o viata civilizata si linistita.Ce e de facut cu nemernicii astia care ne stirbesc identitatea noastra de romani cinstiti?”, se intreaba cu naduf Andi Radiu, reprezentant al comunitatii romanesti din regiunea Marche.
Simona Farcas, presedinta Asociatiei IRFI ONLUS ( Italia Romania Futuro Insieme) arata, bazandu-se pe cifre, comportamentul de multe ori gresit, al italienilor: “am observat ca problema mai este si alta: din oameni cinstiti, multi ajung aici sa devina "nemernici" din cauza nedreptatilor din partea patronilor care-si bat joc de straini si nu le platesc salariile”.Conform datelor oferite de sindicate, 70% din denunturile impotriva patronilor necinstiti provin de la muncitorii straini, iar majoritatea sunt romani.„Multi ne trateaza ca pe niste fiinte inferioare, "esseri inferiori", nicidecum persoane. Criminalii nu au nationalitate, iar de multe ori aici in Italia chiar italienii prefera sa aiba colaboratori straini in afacerile lor murdare tocmai pentru a evita sa-si stirbeasca, sa-si murdareasca imaginea.Cel care vine Italia fara familie, fara loc de munca, fara bani- ce poate face la un moment dat, cand nici patronul nu-i plateste ziua de munca? Ori isi face dreptate cu mana lui, ori accepta "afaceri" profitabil, dar necinstite propuse, de foarte multe, ori tot de italieni, pentru bani”, mai spune Simona Farcas.
Dumitru Ilinca, roman stabilit la Padova, cu propria activitate comerciala, atrage atentia si asupra sistemului judiciar italian, cu “pedepse mult prea blande pentru infractori.Ce fac toti acesti politicieni italieni din Guvern si din Parlament, nu sunt ei cei care trebuie sa vegheze la respectarea legii, iar daca legea e prea blanda de ce nu o schimba? Acum, noi, contribuabilii, mai trebuie sa-i si mentinem in inchisori si sa-i integram dupa iesirea de la odihna?”
Partidul Romanilor din Italia a trimis o scrisoare ziarului “Corriere della Sera”, tocmai pentru a atrage atentia ca primele victime ale criminalilor romani sunt chiar romanii cinstiti.“Comunitatea romaneasca este formata din toti acei romani cinstiti care lucreaza zilnic ingrijind batranii sau in constructii”, se arata in scrisoare.“Presa italiana trebuie sa informeze corect opinia publica, ajutand la intelegeare si colaborare. Comunitatea romaneasca este mereu aruncata in prima pagina doar cand este vorba de delicte, dar este cenzurata cand se implica cu entuziasm si participa cu eficienta la viata politica, sociala si culturala.In dorinta de a castiga tiraje si voturi, unele medii de informare si unii politicieni extremisti din Italia si-au castigat o proasta reputatie, manifestandu-se impotriva strainilor”, se mai arata in scrisoare.Ei “au incercat sa invinovateasca mai intai albanezii, apoi marocanii, iar acum romanii, ca noii barbari de pus la stalpul infamiei pentru a ascunde adevaratele probleme ale italienilor”.Presedintele PIR, avocatul Giancarlo Germani, se adreseaza apoi primarului Veltroni: “rusine, se comporta ca un smecher. A facut o vizita ca un sef de stat in Romania, anuntand ca va rezolva toate problemele. Rezultatul: a facut mare tam-tam in presa, anuntand prima repatriere voluntara: un tanar roman handicapat care cersea la Roma s-a intors de buna voie in tara.Nimeni nu s-a intrebat de ce si cum. Veltroni este un fost comunist care continua sa duca oamenii de nas, spunandu-le, dupa caz, ceea ce vor sa auda”.Partidul Romanilor din Italia a anuntat ca va organiza miercuri, 3 octombrie, o manifestatie de protest in fata primariei Romei. “Manifestatia o vom organiza impreuna cu reprezentanti ai Partidului Insieme per l’Italia. Intalnirea este la ora 17,00 in fata statuii lui Marc Aureliu din Campidoglio - Primaria Romei.Vom cere primarului instituirea unei mese rotunde permanente cu reprezentanti ai comunitatii de romani si autoritatile din primarie”, a declarat presedintele PIR.
Printre cei care si-au anuntat prezenta miercuri se numara si Asociatia IRFI onlus ( Italia Romania Futuro Insieme).
Miruna Cajvaneanu, Ziarist independent, ROMA
Citeste si:
Presa italiana despre incidentele din Roma
Atac armat in Roma: un roman a fost ucis si doi raniti
HotNews.ro,
Miruna Cajvaneanu, 01 oct 2007