mercoledì 3 ottobre 2007

Risposta a Ettore Pirovano, senatore della Lega Nord

"...Il presidente del Partito Immigrati Nuovi Italiani, Mustapha Mansouri, invoca per primo il diritto di voto. «Ora che i “nuovi italiani” hanno raggiunto quota tre milioni i politici non possono continuare ad ignorare le nostre esigenze - dice Mansouri -. Chiediamo i diritti politici per i cittadini residenti, che pagano regolarmente le tasse». A Mansouri replica il senatore della Lega Ettore Pirovano. «Per avere il diritto di voto, anche alle amministrative, ci vuole la cittadinanza italiana che si può ottenere dopo 10 anni»." - questo articolo è su " Il Giornale" di oggi.

Risposta di Dumitru Ilinca, cittadino romeno - straniero comunitario, con diritto di voto e di eleggibilità per le elezioni amministrative e quelle per il Parlamento Europeo :

Provo a rispondere a questo signor politico che si prende un bellissimo stipendio anche da quelle tasse che paghiamo tutti noi stranieri residenti in Italia.
Egregio senatore Ettore Pirovano,
che siamo o no cittadini italiani, noi, inanzzitutto siamo CONTRIBUENTI. E non trovo giusto che ne lei e neanche altri parlamentari non avete ratificato la Raccomandazione 1500/2001. Ma di quale DEMOCRAZIA state parlando voi? Va bene quando si tratta di portare il nostro contributo al PIL italiano, ma quando dovete riconoscere il diritto di partecipare anche alla vita politica...vi limitate di considerare certi contribuenti SOLO BRACCIA DI LAVORO !
Guardi che la cittadinanza italiana su la carta non ti fa diventare diverso di quello che si è! Si ricorda senatore che non sono venuti stranieri ad amazzare i vostri eroi: Dalla Chiesa, Falcone, Borsellino, Aldo Moro etc, e se la legge non viene rispettata è perché qualcuno non sta facendo suo dovere in Governo e nel Parlamento, lasciando tutti noi senza difesa nelle braccia della criminalità.
L'integrazione non riuscirà mai senza la partecipazione di tutti noi alla vita politica !

VOGLIAMO DIRITTI E DOVERI PER TUTTI , IN MODO UGUALE ...

Per la conferma, la prego di guardare qui :

"La raccomandazione n. 1500 (2001) dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa sottolinea che la legittimazione democratica richiede uguale partecipazione di tutti i gruppi della società al processo politico, e che il contributo alla prosperità di un Paese da parte degli stranieri legalmente residenti giustifica il loro diritto a partecipare alle decisioni politiche. A tale fine, l'Assemblea ha raccomandato al Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa di adottare azioni volte a garantire il diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni locali di tutti i migranti legalmente residenti, a prescindere dalla loro origine, invitando, inoltre, gli Stati a ratificare la Convenzione europea sulla partecipazione degli stranieri alla vita pubblica a livello locale. Tale Convenzione, adottata a Strasburgo il 5 febbraio 1992, prevede norme riguardanti le libertà di espressione, assemblea e associazione, l'istituzione di consigli consultivi di stranieri residenti e il diritto di voto alle elezioni locali. L'Italia, all'atto del deposito della ratifica, ha dichiarato di limitare l'applicazione della Convenzione alle norme di cui ai capitoli A e B (legge n. 203 del 1994), escludendo quelle riguardanti il diritto di voto alle elezioni locali. La parola chiave per il futuro delle nostre generazioni è «integrazione», in contrapposizione alla discriminazione. Così come sottolineato recentemente in un convegno, tenuto presso la sede delle ACLI, dal Ministro dell'interno Giuliano Amato: «la vita fra diversi comporta due opposte conseguenze: o gli ammazzamenti o la contaminazione. Se vogliamo convivere con gli immigrati dobbiamo contaminarci. Visto che siamo in una fase di accelerata convivenza, dobbiamo scegliere quale strada intraprendere». "

( http://ec.europa.eu/justice_home/unit/elections/it/elections_it.htm

http://www.camera.it/_dati/leg15/lavori/schedela/apriTelecomando.asp?codice=15PDL0012600 )

Lei che strada prende, senatore Pirovano ?
Visto che esiste già il "Parlamento del Nord", volete dare il diritto di replica anche a noi stranieri ? Magari per una più rapida integrazione oppure solo perché cosi è democratico !
Grazie e aspetto le sue risposte ...